Sono distratto sai, non mi accorgerò di morire. A volte però sento un pizzico sulla carne del cuore quando penso che forse non vedrò più le foglie giallo-rosse-arancioni che mi stupiscono sempre. O forse le rivedrò, dipende dalle migliaia di caratteri che scriverò, dalle decine di pagine che si accumuleranno come polvere sul tavolo della mia camera essenziale del quarto piano, dai ricordi che riuscirò a riesumare con una parvenza ancora di realtà. Dipende anche al coraggio che sentirò arrivarmi da te che mi incoraggerai dagli spalti lontani per ogni falcata verso la metà, per ogni piroetta che farò schivando i miei avversari di sempre, il sonno e la pigrizia e gli ultimi scampoli di ricordi delle mie paure di quei tempi .
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