Rat race

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Wednesday, April 4, 2012

Palla di pelo

Wow ! Che titolo che mi è uscito!!! Sarà il raffreddore...
Wow! Che periodo fantastico!!! Se penso questo sarà proprio il raffreddore. Inizio dall'inizio. Ai tempi dell'Università (appena dopo la l'editto di Costantino...) conobbi un'amica di amici. Bella, bruna, occhi scuri (definirli solo scuri equivale ad offenderli), arabi (ecco cosi va meglio), labbra con licenza di uccidere e io, giovane virgulto ormonale, con studiata tattica, cominciai a corteggiarla discretamente ad una festa leggermente alcolica (per gli altri). Parla di questo e parla di quello e i centimetri tra noi diminuivano. "Bene" pensai "molto bene". Poi come capita si finisce a parlare di  tesi e lavoro ed esami.
Lei frequentava Scienze Naturali (ah...la Natura!), io Medicina (ah... la Medicina!): "perfettamente assortiti..."pensai.
Poi il dramma.
 "E su cosa fai la tesi?". Domandone a cui mi sarebbe piaciuto che lei rispondesse "su di te..."
"Faccio una tesi in ecologia applicata...studio il contenuto delle borre di alcuni rapaci che vivono  nelle foreste casentinesi...sono posti bellissimi...dovresti vedere che natura selvaggia...."
Il testosterone è un ormone malvagio, offusca le capacità cognitive. Capii solo "rapaci", "foreste" e "natura selvaggia" e ascoltai il mio muscolo cardiaco ingranare la quarta.
Lei, dolce creatura, probabilmente intuii dall'espressione intelligente che affiorava sul mio viso nella penombra che avevo recepito solo parte della risposta e colpì.
"Sai, le borre sono palle di roba che che i rapaci non riescono a digerire come ossa o peli e io le raccolgo le apro e le analizzo...."
"Grazie!" pensai sorridendo leggermente.
"Grazie di aver rovinato l'atmosfera, grazie tante. Ma io ti vengo a parlare delle mie autopsie o delle malattie che vedo in giro? Insomma..." continuai a pensare e a sorridere.
"Mmmmhhhhh, deve essere divertente..."dissi cercando di essere spiritoso, ma ormai sentivo un gelo sottile avvolgere il mio cuore...non la vedevo più correre tra alberi secolari inseguita da me. Non la vedevo più rotolarsi nella passione in un verde prato mai calpestato da piede umano. No! Ora la immaginavo raccogliere palle di pelo rigurgitate e mostrarmele con allegro orgoglio. Oh dolore! Oh pena! Sentii la birra fredda nello stomaco. Pazienza, continuammo a parlare e a parlare e a parlare sino a notte fonda.
"Se sabato sei libero hai voglia di venire con il mio gruppo su in montagna?"
E secondo voi cosa risposi? Ve lo racconterò un'altra volta...
Si, non è riservatezza o timidezza (privacy dite voi in Italia), è solo che il post era sulla palla di pelo che sento bloccata qui nel mezzo del petto, o almeno credo...
Ho pensato a palla di pelo et voilà i ricordi si sono scatenatai, ma la palla di pelo ersta, resta lì bloccata nel mezzo come la situazione che stiamo vedendo e che esonda dagli schermi della tv ad ogni ora e sembra che nessuno o niente possa fare qualcosa, troppo difficile, troppo grande, bpasserà, tra un anno, magari due...passerà.
A parte il fatto che aspettarsi gli interventi divini non è sempre una buona idea, perchè magari poi sono diversi dalle richieste (Signore fammi diminuire le tasse...Signore fammi aumentare lo stipendio...Fatto!!!), ma io credo che ci salveremo tutti insieme e da soli. Sono raffreddato, non impazzito...mi spiego. Il paese è quello che è ed è sempre stato, ma tutto il paese deve cambiare (tutti insieme, per forza o per amore e tu bastardo carrozziere che hai sistemato una ammaccatura di 2 cm mi riduci la spesa se pago in contanti e non con la mia carta, ma tra un pò arriverà il finanziere a controllarti la mega villa che ti sei fatto con il tuo mini reddito dichiarato e che hai intestato a tua figlia, cuore di papà!!!).
Il paese è quello che è , ma se ogni singolo pirla italiano lavorasse come sa e cercasse di essere un minimo più onesto (facciamo un 20% in più) questo sarebbe un grande paese. BAsterebbe a volte sentirsi meno soli, più parte del paese, più italiani e meno italioti. Io mi alzo la mattina ottimista, perchè tanto la palla di pelo la sento appena accendo la radio o appena vedo qualche collega zombi che si è mangiato il mio paese e la sua gente straordinaria. Occhio, sto per rigettare e come me tanti...prevedo pioggia di palle di pelo...